ITALIA, TEORIE PER UN FILM DI FAMIGLIA di Mario Blaconà
ARCOBALENO FILM CENTER
ore 19.30
prima mondiale
Italia, 2021
Super8 e 4k, Colore e b/n, 50’
v.o. italiano
REGIA:
Mario Blaconà
FOTOGRAFIA:
Federico Frefel
MONTAGGIO:
Astrid Ardenti
MUSICHE:
Manuel Stracqualursi
SUONO:
Giorgio Vita Levi
PRODUTTORE:
Federico Frefel
PRODUZIONE:
Finisterræ
CONTATTI:
info@finisterraecinema.com

Il rapporto tra madre e figlio è totalizzante, occupa ogni spazio interiore ed esteriore, definisce la traiettoria in cui può dispiegarsi una riflessione sul senso dell’esistere. Francesco e sua madre Italia vivono insieme in un appartamento dietro il Duomo di Pavia, lei ormai bloccata sulla sedia a rotelle incarna il mistero della vecchiaia, il suo corpo è già abitato da una dimensione sconosciuta.
Il figlio se ne prende cura con morbosità, ripetendo quei giochi infantili, i rituali privati che permettono alla donna di rimanere aggrappata a questo mondo.
Francesco è un attore ed è quindi con naturalezza che il piano di realtà e quello di fantasia si mescolano, trasfigurando giornate altrimenti tutte uguali, fino a quando le parole della madre vengono pronunciate dal figlio in una resa dei conti definitiva.
Ne emerge una visione della vita cupa e disturbante, la dolce schiavitù dell’essere stati generati da qualcun altro è una perenne privazione di libertà che non lascia scampo se non in una impossibile deflagrazione.
Mario Blaconà (Melzo, 1987), dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza ha iniziato una collaborazione con il Centro Culturale San Fedele di Milano, dove lavora come programmatore e critico cinematografico. Attualmente è caporedattore presso il magazine di cinema online “Filmidee”, e redattore presso “Lo Specchio Scuro”. Nel 2015 ha esordito nella regia con i cortometraggi Schermo Nero e Buon Pomeriggio - premiati in diversi festival italiani.
Nel 2017 ha realizzato nei Balcani un reportage scritto e video, grazie al quale ha vinto il Premio Treccani per il web e dal quale è nato un progetto di documentario arrivato in finale al Premio Solinas 2018. Nello stesso anno gira il suo primo documentario,
Chi di voi non è nato qui.
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