SPAZIO OBERDAN
6 dicembre 2014
22.00
Portogallo, 2014
DCP, colore, 104’
v.o. creolo capoverdiano/portoghese
Regia
Pedro Costa
Sceneggiatura
Pedro Costa
Fotografia
Leonardo Simões
Montaggio
João Dias
Suono
Olivier Blanc, Vasco Pedroso
Interpreti
Ventura, Vitalina Varela, Tito Furtado
Produzione
OPTEC - Sociedade Óptica Técnica Lda di Lisbona
Contatti
filmes@optec.pt
Un uomo arriva nella notte in un luogo misterioso, un ospedale, o forse una fortezza, un carcere o un manicomio. Il medico lo interroga, lui risponde come se avesse una manciata di anni ma le immagini ce lo mostrano vecchio, con il fisico segnato e le mani che tremano. Chi è quest'uomo? E chi sono gli altri uomini che appaiono al suo capezzale, ognuno con una storia, con un segmento di vita che arriva da lontano, e che sembra sprofondare anch'essa in quella notte senza fine. L'uomo si chiama Ventura, è arrivato a Lisbona tanti anni prima da Capoverde, colonia dell'impero. Nel suo vagabondare punteggiato da altri incontri, e dal sussurro di pensieri e ricordi ad alta voce, ritrova una donna che gli riporta alla mente un passato crudele e disperato, fatto di violenza, marginalità, miseria e sfruttamento. E mentre i soldati dei garofani di aprile riempiono le strade della città, gli abitanti del vecchio quartiere di Fontainhas cercano l'anziano Ventura nel bosco.
NOTE BIOGRAFICHE
Pedro Costa (Lisbona, 1959). Dopo gli studi di Storia presso l'Università di Lisbona si è iscritto alla Escola Superior de Teatro e Cinema. Ha esordito nel 1989 con O sangue, presentato a Venezia. Il suo secondo film, Casa de Lava (1994), è selezionato a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Seguirannno Ossos (1997) e Nella stanza di Vanda (2000), che a Locarno si aggiudica tre riconoscimenti. Juventude em Marcha (2006) è selezionato anch’esso a Cannes, mentre nel 2007 il regista torna a Locarno con Memories, ricompensato con il Premio speciale della giuria e di cui il regista firma l’episodio The Rabbit Hunters. Nel 2009 realizza il documentario Ne change rien, quindi Sweet Exorcism, contributo al film collettivo Centro Histórico (2012).