ARCOBALENO - SALA 100
6 dicembre 2014
19.30
Italia 2014
HD, colore, 47’
v.o. italiano
Regia
Fabrizio Bellomo
Soggetto
Fabrizio Bellomo
Fotografia
Fabrizio Bellomo
Montaggio
Guglielmo Trupia
Suono
Giulia La Marca, Massimo Mariani
Musica
Rocco Ciliberti
Interpreti
Rocco Ciliberti, Simone Ciliberti, Emilio Ciliberti, Nicola Caringelli
Produttore
Fabrizio Bellomo, Guglielmo Trupia, Umberto Volpe, Chiara Buzzi, Giulia La Mara
Produzione
Amarelarte (con il contributo di Fujifilm Italia)
Contatti
pholle@gmail.com
Tre generazioni unite dalla tecnica, in cui le capacità pratiche e le nozioni apprese dai padri sono state trasmesse ai figli come unico modo possibile per intervenire sulla realtà. Le vicende di questa famiglia schiacciata dalla modernizzazione di un quartiere costiero della città di Bari hanno luogo tra officine e cantieri, tra pianoforti meccanici e macchine da lavoro, per condurci sino all’utopia di un’automobile interamente costruita in famiglia, oggetto perduto e metafora del profondo legame che unisce tutti i personaggi. Gli oggetti meccanici creati dalla famiglia Ciliberti si fanno metafora di un'eredità a rischio di progressiva dissipazione: ad ogni passaggio corrisponde infatti la perdita o la distorsione delle informazioni trasmesse dalla generazione precedente a quella che la segue. Il cinema, anch'esso in profonda e continua trasformazione, diventa la forma che raccoglie tutte le altre, il suolo fertile capace di accogliere la stratificazione della memoria, per ridarle un senso.
NOTE BIOGRAFICHE
Fabrizio Bellomo (Bari, 1982) è artista, curatore e regista. Porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. Suoi lavori audiovisivi, fotografici e installativi sono stati esposti in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, progetti pubblici e festival cinematografici, e inseriti in saggi critici e collezioni pubbliche.