Iraq, Francia, 2015
DVCam, 334’
Regia
Abbas Fahdel
Fotografia
Abbas Fahdel
Suono
Abbas Fahdel
Montaggio
Abbas Fahdel
Produzione
Abbas Fahdel
Contatti
abbas-fahdel@wanadoo.fr
Nel febbraio 2002, un anno prima dell'invasione americana, il regista iracheno Abbas Fahdel torna in patria dalla Francia per fotografare la vita quotidiana dei suoi concittadini - mentre la sua famiglia e i suoi amici divengono il centro della sua indagine - e capire come si stia preparando ad affrontare la guerra. Quando, un anno dopo, Fahdel fa ritorno negli stessi luoghi, la vita per tutti è divenuta insostenibile. Un film evento che, nella sua durata (quasi sei ore), distilla il sentimento della realtà e della vita, 18 mesi di cronaca, il ritratto di un Paese il cui racconto è finora stato forgiato dalle immagini astratte dei media e della propaganda. Il lavoro accurato di smantellamento dei cliché lascia allora spazio all’umanità dei suoi abitanti nel loro tragico rapporto con la storia. Sono «immagini inoffensive» ha dichiarato Fahdel, in grado cioè di ingannare la censura del dittatore, ma che trasportano lo spettatore vicinissimo al destino di un popolo in guerra, dove si mescolano saga familiare e romanzo epico.
ABBAS FAHDEL
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico franco-iracheno, Abbas Fahdel è un nato a Hilla, Babilonia. Trasferitosi in Francia all'età di diciott'anni, intraprende gli studi in cinema presso l'Università della Sorbona, ottenendo un dottorato di ricerca. Il suo ritorno in Irak, da cittadino francese, farà da sfondo all'introspettivo Retour à Babylone (2002). Nel successivo Nous les Irakiens (2004) fornirà un resoconto intimo e dettagliato delle fasi precedenti e quelle immediatamente successive all'invasione americana del Paese. L’aube du monde (2008), il suo primo lungometraggio di finzione, è un'amara riflessione sulle conseguenze della guerra del Golfo. Il monumentale Homeland (Iraq Year Zero), del 2015, segna il ritorno dell'autore al cinema documentario.