Italia, 2015, 74’
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vo italiano
Regia
Martina Parenti, Massimo D’Anolfi
Fotografia
Massimo D’Anolfi
Suono
Martina Parenti
Montaggio
Martina Parenti, Massimo D’Anolfi
Produzione
Montmorency Film
Contatti
La storia dell'edificio simbolo di Milano, a partire dalla notte in cui Gian Galeazzo Visconti sognò il diavolo che gli intimava di costruire un luogo maestoso. La sua risposta fu immediata: concedere l’uso delle cave di Candoglia a una Veneranda Fabbrica per costruire una cattedrale degna dei sogni di grandezza della casata. Dalla fine del ’300 ai primi anni del ’900, quando l’ultima porta di bronzo venne posizionata, dalle cave sono partiti in barca più di mezzo milione di blocchi di marmo. I due cineasti ci conducono attraverso i secoli in quello che appare un lavoro in continuo divenire. Primo atto della quadrilogia Spira Mirabilis sul concetto di immortalità attraverso gli elementi della natura, L’infinita fabbrica del Duomo rappresenta la Terra. I testi adattati da Milano in mano di Guido Lopez e Silvestro Severgnini e Storia della Veneranda fabbrica di Carlo Ferrari da Passano rappresentano un contrappunto al racconto per immagini e alla riflessione su finitezza e immortalità.
Massimo D’Anolfi / Martina Parenti
Il duo Parenti-D’Anolfi, autori e produttori dei propri film, esordisce con I promessi sposi (2007). Selezionato al Locarno Film Festival, il film vince il Festival dei Popoli e Filmmaker. Segue Grandi speranze (2009) girato tra Italia e Cina, entrato nella selezione del Locarno Film Festival, e Il castello (2011), ambientato interamente nell'aeroporto di Malpensa, che ottiene numerosi riconoscimenti in vari festival internazionali. Materia oscura (2014), presentato alla Berlinale 63, ottiene il premio come miglior film di diritti umani al Bafici di Buenos Aires e, come miglior documentario, a Terra di Cinema – Festival de Tremblay-en-France.