SPAZIO OBERDAN
17.00 - FUORI CONCORSO
Italia, 2016
HD, colore, 65' V.O.
Italiano
REGIA
Bruno Bigoni
SCENEGGIATURA
Bruno Bigoni
Lara Fremder
FOTOGRAFIA
Italo Petriccione
SUON
Daniel Covi
MONTAGGIO
Cristina Flamini
PRODUTTORI
Bruno Bigoni
Minnie Ferrara
Mario Castagna
Riccardo Annoni
PRODUZIONE
Altamarea Film, Fake Film
CONTATTI
info@altamareafilm.it
Una fotografia inedita potrebbe mettere in discussione tutto quello che fino a ora si sa di Arthur Rimbaud. Lo ritrarrebbe in un letto d'ospedale, senza la gamba destra, in mano un foglio su cui si leggono versi mai apparsi in nessuna delle opere conosciute del poeta. Lo scatto arriva nelle mani di Bruno Bigoni, da sempre appassionato a Rimbaud, tanto da spingerlo ad avventurarsi alla ricerca di risposte. Trova un'interlocutrice, una misteriosa francese che lo trascina in un gioco al rialzo. Le sue esitazioni però la innervosiscono, al punto che lei preferisce troncare bruscamente qualsiasi tipo di scambio. Pochi mesi dopo al regista viene recapitato un pacco postale proveniente dalla Francia, senza mittente. All'interno un cd dal titolo: Chi mi ha incontrato, non mi ha visto. Riproduce una voce malmessa e gracchiante che inizia così: «... non ho mai avuto un nome…». Bigoni realizza uno strano film, volutamente sfuggente: più che un documentario, la possibile documentazione di ciò che sarebbe stato.
Bruno Bigoni (Milano, 1950) è tra i soci fondatori del Teatro dell'Elfo con cui lavora per anni come attore. Nel 1979 è tra gli ideatori e fondatori della rassegna Filmmaker di Milano. Nel 1983 gira (in co-regia con Kiko Stella) il suo primo film, Live, che ottiene riconoscimenti di pubblico e di critica in vari festival nazionali e internazionali. Nel 1987 inizia la sua attività in campo documentaristico con Nome di battaglia: Bruno che vince, nello stesso anno, Il Festival del Nouveau Cinema di Montreal, il Salso Tv Festival, Il Premio Filmmaker. Nel 1990 fonda insieme a Minnie Ferrara e Kiko Stella la Minnie Ferrara & Associati, società di produzione e distribuzione con cui realizza tutti i suoi lavori seguenti. Dal 1990 in poi si dedica, con sempre maggiore attenzione, al cinema documentario di carattere sociale. Del 1993 è Veleno, presentato in concorso al Festival di Locarno e vincitore del premio Anteprima '93 come miglior film indipendente italiano. Del 2004 è Riccardo III lungometraggio girato all'interno del carcere di Bollate e realizzato con studenti dello Iulm e detenuti della struttura penitenziari. Tra i suoi più recenti documentari ricordiamo: L'amore a 20 anni (2007); L'attimo assoluto (2009); L'anarchia (2014).