Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - IL PROGRAMMA DI LUNEDI' 20
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
EN
Ricerca News
 >

IL PROGRAMMA DI LUNEDI' 20

Quarto giorno di Filmmaker, preparatevi ché si inizia presto e si va avanti tutta la giornata!

CONCORSO INTERNAZIONALE

Il nostro Concorso Internazionale ci porta nella Repubblica Centrafricana, a Bangui, con il nuovo di Elvis Sabin Ngaïbino dopo il sorprendente esordio nel 2020 con Makongo.
Questa volta seguiamo la storia di Rodrigue e Reine, che con i loro tre figli conducono una vita divisa fra la difficile produzione di farina di manioca e la vita di comunità, da membri attivi della propria Chiesa. Il sogno è quello di fondarne una propria. La fede capiamo presto essere sostegno e fardello per loro, che sulle spalle portano un simbolica croce, un segreto che non possono condividere all’interno del gruppo di fedeli e conoscenti.

Rodrigue e Reine sono entrambi HIV positivi, e la paura del giudizio, dell’esclusione e della solitudine li costringe a tenere nascosta quello che, non solo nel continente africano, è ancora percepita come una grandissima colpa. La malattia incontra il giudizio morale, risvolto ricorrente nella storia dell’umanità.

Ngaïbino ci mostra però, nel finale, che un nuovo tipo di ascolto e apertura è possibile, quando si va oltre paura e pregiudizi.

LE FARDEAU di Elvis Sabin Ngaïbino
CINETECA MILANO ARLECCHINO
Lunedì 20 novembre, ore 21.30 | prima italiana

WORKSHOP -  MEMORIE DELLO SCHERMO

Il lunedì mattina questa volta è rigorosamente in nostra compagnia. Con un caffè alla mano intraprenderemo un viaggio nella memoria storica del piccolo e grande schermo insieme a una delle trasmissioni cult per chi ama il cinema: Fuori Orario – Cose (mai) viste.

Appuntamento – incredibilmente- non notturno (o nottambulo): ci vediamo al Cinema Arlecchino alle 10.00 in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera  per il workshop dedicato a quella che è stata ed è ancora la migliore espressione della moderna cinefilia in tv.
Fulvio Luis Baglivi e Roberto Turigliatto ripercorreranno la genesi e lo sviluppo della trasmissione le cui scelte curatoriali, la ricerca lungo strade poco battute e il taglio critico spregiudicato e spesso gioioso hanno contributo a formare almeno due generazioni di spettatori.
A cura di Dimitrios Kozaris.

Memorie dello Schermo
Fuori Orario – Cose (mai) viste
Incontro con gli autori Fulvio Luis Baglivi e Roberto Turigliatto a cura di D. Kozaris
Cinema Arlecchino ore 10.00 >> INGRESSO LIBERO

STRADE PERDUTE

Dove portano le strade perdute del cinema? Quelle schegge di sequenze e riprese che non rientrano nei tracciati finali di un film, per motivi di ritmo, forma, senso o perché il sentiero registico ha preso direzioni inattese. Ce lo siamo chiesti, ma soprattutto lo abbiamo chiesto ad autrici e autori che hanno fatto la storia di Filmmaker e non solo.

Ne è nata Strade Perdute, una maratona, se così volete vederla, di diciotto frammenti di cinema che mai prima hanno visto la luce. Diciotto registi hanno risposto alla nostra chiamata e domani alle 19.00 scopriremo finali alternativi o scenari inattesi. Non importanti se di film che non avete mai visto: potrebbe essere il motivo che vi porterà per la prima volta da loro.

CONCORSO PROSPETTIVE

Con il Concorso Prospettive continuiamo un’indagine che punta alla scoperta del sé, dell’altro, dei legami che si creano all’interno della famiglia, dei circoli di amici, mentre si costruisce una propria identità e si esplora il mondo.

Il racconto in prima persona di una vita resistente attraversa A Norma di Carlotta Cosmai, Pedro Pablo HdeO, Michela Zolfo, Maryam Shater, tra il vissuto della protagonista, una donna trans che abita sul Lago di Como, e la relazione che davanti alla macchina da presa nasce tra lei e i registi.

Il rapporto madre e figlia è al centro di Quello che non posso fare di Ilaria Scarcella, dove la regista pone domande a chi la cresciuta nel tentativo di costruire una narrazione famigliare. In una miscellanea di foto, cibo, vecchi filmati, racconti di come è nato il rapporto tra i genitori, la prima notte di nozze, l’autrice cerca non solo di capire quello che è la madre, la sua sensibilità, i suoi desideri, ma soprattutto di riuscire, attraverso questo racconto, di capire le origini di sé stessa.

In Annalucia di Lea Binarelli parliamo d’amore attraverso lo sguardo una ragazza che non ha paura di stare davanti alla camera. L'amore per la compagna – che non “è solo la morosa” ma una compagna di avventure – quello per la nonna riferimento nella tempesta dell'adolescenza, quello per gli amici, le amiche, i genitori. Di sessualità, dei rapporti famigliari, di pudore e del rapporto con il proprio corpo, di identità e di femminilità. 

Appuntamento alle 19.30 all’Arcobaleno Film Center.