Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - IL PROGRAMMA DI MERCOLEDI' 22
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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IL PROGRAMMA DI MERCOLEDI' 22

Mercoledì 22 novembre doppio appuntamento del nostro Concorso Internazionale dedicato alla riflessione sul nostro Pianeta, il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali. Valley Pride di Lukas Marxt e Last Things di Deborah Stratman vi aspettano alle 21.30 alla Cineteca Milano Arlecchino.

Biglietti disponibili >> QUI

VALLEY PRIDE DI LUKAS MARXT

Nel sud della California, al confine con il Messico, nel deserto di Sonora, l’industria agroalimentare sta compiendo un atroce disastro ecologico in una delle aree agricole americane più importanti. Siamo nella Valley Pride, nelle regioni di Coachella e Imperial Valley, dove il Salton Sea si sta prosciugando. Qui Marxt ha deciso di condurre la sua nuova indagine su un tema, quello dello sfruttamento intensivo del territorio, da tempo al centro dei suoi lavori. Sulle note di Jung an Tagen scopriamo un paesaggio distrutto, palme bruciate, lavoratori agricoli disumanizzate da maschere protettive. Uno scenario d’apocalissi che invece è realtà.

LAST THINGS DI DEBORAH STRATMAN

 

Una ricerca artistica dove lo storico e il politico, il primordiale e il moderno, si fondono costantemente gli uni con gli altri mentre la riflessione sulla fragilità del nostro Pianeta, delle nostre esistenze e dei nostri affanni viene messa in prospettiva ponendo al centro della scena le “ultime cose” che resteranno sulla terra, le rocce. In questa personalissima cosmogonia (e cosmologia) poesia, scienza, geologia si svelano nelle potenti immagini che spaziano dalle forme del microscopio ai vasti paesaggi del nostro universo.

In apertura di serata anche Animals di Riccardo Giacconi, all’interno della nostra sezione Filmmaker Moderns. Un diario di parole e immagini ambientato in un laboratorio di robotica e di intelligenza artificiale in Svizzera.

FILMMAKER EXPANDED: AL VIA LA RETROSPETTIVA GINA KIM

Parte mercoledì 21 con due turni, alle 18.30 e alle 20.30, e replica anche giovedì, la Retrospettiva dedicata a Gina Kim, autrice sudcoreana di cui ospitiamo la trilogia dedicata alla storia delle Comfort Women, per la prima volta presentata in Italia nella sua interezza. Un lavoro in cui la pratica documentaria di ricerca e indagine si sposa con il potere immersivo della VR, dando vita a un risultato dalla forte carica di denuncia.

In Bloodless, Tearless e Comfortless Kim racconta la storia delle centinaia di donne che dagli anni ’50 furono destinate come sex worker per le basi militari Americane che occupavano una vasta parte del territorio sud-coreano. Una pagina di storia del suo Paese, e di quello statunitense, che Kim riporta alla luce, mostrando l’impatto coloniale e patriarcale di quegli anni e il loro retaggio, rivelando gli squilibri di potere che qui si esprimono violentemente sia fra generi che popoli.

Tre VR dal forte impatto, che ci portano all’interno della vita, difficilissima, delle comfort women. Nelle loro case, costruite in quartieri considerati meri luoghi di piacere per i soldati; nella Monkey House, la struttura dove veniva chiuse le donne che avevano contratto malattie sessualmente trasmissibili, luoghi di reclusione e stigma più che di cura; nella Corea del Sud di oggi, dove gli ultimi segni di questo passato stanno scomparendo, mentre se ne dovrebbe denunciare il ricordo

Tre opere che lavorano tra riconoscimento e straniamento, facendone la cifra di ogni indagine su un passato irrisolto. Con una domanda finale rivolta allo spettatore: in tutta questa storia, chi sono io?

Proseguono anche le proiezioni delle opere VR in Concorso e Fuori Concorso per il nostro programma Gradi di Libertà. Domani con la messa a disposizione di Recorda me, Poly Mesh e Vajont dalle 15.00 alle 21.00 e alle 16.30 la replica di tutti gli altri titoli in concorso.

Per maggiori informazioni e scoprire sinossi, orari e modalità di acquisto biglietti >> QUI

CONCORSO PROSPETTIVE

La riflessione fra Uomo e ambiente ritorna anche nel nostro Concorso Prospettive, appuntamento sempre alle 19.30 all’Arcobaleno Film Center. Dove i nostri registi e registe under 35 sono ormai di casa.

Lacrime di Terra (Manuele Granelli, Ettore Rinaldi, Francesca Venzano) ci racconta la storia di Craco, paese della Basilicata ormai disabitato dopo una violenta frana negli Anni Sessanta. Gli autori si sono mossi fra le abitazioni vuote, le mura diroccate, osservando gli interni che testimoniano ancora una presenza umana passata velocemente, come i vestiti e gli oggetti abbandonati lì. Una scelta rafforzata da un controcampo temporale: nelle immagini d’archivio ecco spuntare il brulicare delle persone, bambini giovani e anziani, il lavoro della terra, la quotidianità, che quelle vestigia ci facevano solo immaginare.

È invece una storia di famiglia, ma anche di culture, usanze, crescita e affermazione di sé, Buon anno di Yichun Ma dove troviamo una ragazza cinese che studia all’Università, non ha ancora idea del proprio futuro, vive con quattro gatti, festeggia da sola a casa il Capodanno cinese preparandosi dei ravioli e accendendo stelle filanti sul balcone. Tutto sembra perfetto, se non quando arrivano le telefonate della madre e della sorella dalla Cina, una calamita emotiva e di responsabilità che fa gravitare la protagonista attorno ai tanti nodi ancora da sciogliere: la lontananza, il costo della vita, le aspettative sociali, la voglia di viaggiare per il mondo senza rendere conto a nessuno.