IL PROGRAMMA DI VENERDì 24

LOVANO SUPREME DI FRANCO MARESCO

Il jazz, la Sicilia, la riscoperta delle proprie origini, il tributo a John Coltrane e a un'epoca d'oro di musica e arte. E sullo sfondo quello sguardo fra il dissacrante e il grottesco che è da sempre cifra distintiva di uno dei grandi maestri del nostro tempo, Franco Maresco.

Lovano Supreme ci porta da New York al sole di Palermo, dove Joe Lovano, che il New York Times ha definito uno dei più grandi sassofonisti della storia e che è anche alla guida del Bergamo Jazz Festival, torna per un concerto trovando parenti lontani che la sua famiglia aveva lasciato anni prima.

Una storia che parla temi universali - le migrazioni, i legami famigliari, l'identità - e dove la Musica si fa linguaggio e strumento di elevazione e condivisione, collante di comunità resistenti. Che sia al Village Vanguard newyorkese o sui Nebrodi siciliani.

LOVANO SUPREME di Franco Maresco
venerdì 24 novembre, ore 19.30 | CINETECA MILANO ARLECCHINO | prima italiana
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LOVING IN BETWEEN: UN COMPEDIO DI AMORE LIBERO E OTTIMISTA

Amore libero, orgoglio lesbico, spoken word e musica jazz danno vita a Loving in Between, un "archivio ottimista" con cui la regista sudafricana Jyoti Mistry celebra un amore che ha la capacità di emanciparci, che ha la forza e il potere di cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della vita, nel poco tempo che passa tra la nascita e la morte.

Mentre vediamo passare sullo schermo immagini di persone che fanno l'amore fra le dune, di incontri di pugilato e monache di clausura che si baciano la musica di Nishlyn Ramanna ci trasporta in un vortice di gioia queer.

LOVING IN BETWEEN di Jyoti Mistry
venerdì 24 novembre, ore 21.30 | CINETECA MILANO ARLECCHINO | prima italiana
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LA SCOZIA DI FLOWER E TAIT IN 16 MM

Un film dalla speciale densità evocativa dove Luke Flower delinea un ritratto della regista e poeta Margaret Tait per mezzo della sua stessa arte. Un’opera che si costruisce e regge su una fitta rete di rimandi artistici e personali, in un gioco di specchi fra soggetto, oggetto e spettatore. Innanzitutto, quella del “ritratto” era una forma filmica più volte praticata da Tait; lei e il regista Luke Fowler sono entrambi scozzesi, e radicano nel territorio la propria ricerca; tutti e due sono degli sperimentatori che ambiscono allo status artistico del fare cinema, situandosi ai margini dell’industria.

Ma prima ancora delle riflessioni su struttura e costruzione, ad incantare in Being in a Place – A Portrait of Margaret Tait è la ricchezza animica di quei paesaggi, ripresi su pellicola 16 mm, in parte dalla stessa Tait per un film mai completato, in parte da Fowler che per diverse volte si è recato sulle isole Orcadi, al nord della Scozia, dove la regista viveva

BEING IN A PLACE – A PORTRAIT OF MARGARET TAIT di Luke Fowler
venerdì 24 novembre, ore 21.30 | CINETECA MILANO ARLECCHINO | prima italiana
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LA MANIPOLAZIONE ALCHEMICA (FUORI FORMATO) DI ROUARD

Gaëlle Rouard è una cineasta-alchimista e artista performativa. Fin dai primi anni '90 ha prodotto film artigianali, specializzandosi nella manipolazione chimica del materiale. È da molto tempo in Le 102, rue d'Alembert di Grenoble un luogo dedicato alla diffusione e creazione di musiche e film sperimentali, e in Atelier MTK.

In occasione di Filmmaker 2023 ci presenterà per la prima volta in Italia Darkness, Darkness, Burning Bright, canto pastorale spiritato, veglia montanara piena di fantasmi, brume e luccichi,  uno spettacolo luminoso che sta tra la pittura e il cinema passando per le fantasmagorie ottiche dell’Ottocento.

Unico titolo della sezione Fuori Formato perché unica è l’esperienza in sala che conduce Rouard che si basa sulla natura singolare, effimera e irripetibile di ogni presentazione dal vivo quale momento alchemico in cui la materia si fa luce e il film diventa un’esperienza condivisa.

DARKNESS, DARKNESS, BURNING BRIGHT di Gaëlle Rouard
venerdì 24 novembre, 19.30 | ARCOBALENO FILM CENTER, Sala 2 | prima italiana
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