Coleman conobbe la regista Shirley Clarke alla fine degli anni '60 e insieme pensarono di realizzare un film sul jazz. Clarke, con l'aiuto di Ed Lachman, decise di mescolare formati diversi, dai 16 mm originali al nuovo Super 16 a video di diversi tipi (dove compaiono Burroughs, Williams, Bowles, Ginsberg), e di seguire l’improvvisazione e le strutture non ortodosse della musica di Coleman, usata come vera e propria "sceneggiatura" del progetto.